
“Il canto del Profeta” di Paul Lynch (66thand2nd)
Il profeta, lacero e con le vesti in fiamme, canta la rovina di un popolo e non di un altro, e quella che per una parte del mondo è una tragedia per un’altra è soltanto una notizia al telegiornale.

Il profeta, lacero e con le vesti in fiamme, canta la rovina di un popolo e non di un altro, e quella che per una parte del mondo è una tragedia per un’altra è soltanto una notizia al telegiornale.

Questo libro ti spalanca un abisso e tu ci guardi dentro e vedi altri esseri come te, che vogliono solo sopravvivere. E poi, inaspettatamente, trovi una storia d’amore.

In un mondo disumanizzato, che perde progressivamente ogni forma di bellezza e di solidarietà, l’unico contatto della protagonista di questo romanzo è con un bambino difficile

Tutto accade e continua ad accadere nel mondo libero che è un Eden già tradito e tormentato dal momento in cui la diversità diventa una colpa

Basta ricreare un mondo naturale per essere felici o quantomeno salvi?

Intervista all’autore di un romanzo che coniuga Giacomo Leopardi e la distopia

Intervista all’autore di un romanzo distopico ambientato a Roma con il ritmo di una serie tv